Questa domanda è senza dubbio una delle più discusse nei forum dedicati alla grafica 3D e nei gruppi Facebook. Soprattutto se vi state avvicinando a questo mondo per diventare dei professionisti e volete iniziare con il piede giusto, dovrete scegliere se iniziare con un motore di render piuttosto che un altro, e i due motori più popolari del momento sono proprio V-Ray e Corona. In questo post troverete la mia risposta alla famosa domanda: meglio V-Ray o Corona?



Vi è mai capitato di rimanere a bocca aperta davanti ad un render che raffigura un oggetto metallico con i bordi danneggiati o un legno usurato negli spigoli? A me sì, specialmente se penso che si tratta di computer grafica 3D, la riproduzione virtuale di un effetto reale.

Quando ho visto per la prima volta questi effetti ho pensato che per ottenerli fosse necessario stendere i poligoni dell’oggetto 3D con gli strumenti per l’unwrap di Cinema 4D, creare una mappatura UVW delle erosioni, per poi inserirla in un materiale che simulasse allo stesso tempo i due materiali, quello principale e quello visibile negli spigoli... insomma una roba non proprio semplicissima.


Con lo shader Curvature potete posizionare un materiale solo sugli spigoli di un oggetto e ottenere effetti come questi.

E invece questo effetto è relativamente semplice da ottenere, incrociando una funzione non troppo conosciuta di Cinema 4D che si chiama Mixa Texture e uno shader speciale di V-Ray chiamato “Curvature”.



Questo tutorial ha l’obiettivo di dimostrarvi che utilizzare V-Ray per Cinema 4D è più semplice di quanto si possa pensare. Già, perché se Cinema 4D è conosciuto come uno dei software più intuitivi e amichevoli al mondo, per la sua interfaccia semplice e la facilità d’uso, V-Ray al contrario non è famoso per essere semplice da usare, ma vi assicuro che si è guadagnato questa fama ingiustamente.

Colpa forse dello spessore dei libri che gli sono stati dedicati, della quantità di capitoli del manuale utente o della enorme quantità di informazioni e di tutorial spesso contraddittori presenti in forma gratuita su internet. Fatto sta che rimane il motore di render più usato nel mondo dell'architettura, e se lo è ci sarà un motivo!

Per imparare a sfruttarlo al massimo delle sue possibilità è necessario un po’ di allenamento, ma per capirne il funzionamento e padroneggiarlo basta comprendere il significato dei 3 componenti principali del motore (Antialiasing, Color Mapping e GI) e portare a termine qualche esercizio pratico.


Come molti di voi sapranno già, dal 1° novembre 2018 lo sviluppo di V-RAYforC4D è passato in mano a Chaos Group. Cosa significa? In parole povere è come se una società molto grande avesse acquisito il lavoro svolto finora da uno sviluppatore indipendente per portarlo avanti con più energia. In teoria potrebbe essere una cosa molto positiva ma è ancora presto per affermarlo.

Sul breve comunicato con cui è stata resa pubblica la notizia, Chaos Group promette update più frequenti e un supporto agli utenti più efficiente. Sul piano pratico, sono state subito introdotte due novità di cui si sentiva molto la mancanza: la versione di prova gratuita di 30 giorni e un sistema di installazione del software un po’ più semplice del precedente.

In questo tutorial (diviso in due parti) vi guiderò passo dopo passo all’installazione di V-RAYforC4D 3.7 e vi illustrerò con sintesi come accendere il motore e produrre i primi render, descrivendovi con chiarezza il significato dei settaggi principali, quelli che serve conoscere per partire con il piede giusto e ottenere buoni risultati fin da subito.


In questo breve tutorial vi mostrerò i passaggi da seguire per ottenere pavimenti in legno dal look realistico con Cinema 4D e V-Ray. Completandolo avrete l’occasione di comprendere meglio come funziona la riflessione nel mondo reale, capire cos’è il Glossiness e come impostarlo al meglio in queste situazioni, scoprire cos’è il Fresnel IOR e come funziona, e tante altre piccole nozioni che potrebbero esservi utili nella pratica di tutti i giorni. Buona lettura!
V-RayforC4D 3.4

È passato ormai un po’ di tempo dall’uscita del nuovissimo V-RAYforC4D 3.4, e se siete ancora preda dell’imbarazzo o della diffidenza iniziale che precede tipicamente il test di un nuovo strumento di lavoro è arrivata l’ora di liberarsene e mettersi al volante di questo nuovo motore per giudicarne personalmente le prestazioni e valutarne i risultati.

L’obiettivo di questo articolo sarà segnalarvi le novità più interessanti e utili per chi lavora nel settore architettura e design, e offrire agli utenti di V-RAYforC4D 1.9 tutte le info utili per un passaggio indolore dalla vecchia alla nuova versione, specialmente su come usare V-RAYforC4D 3.4 per renderizzare progetti sviluppati con V-RAYforC4D 1.9.
acqua e caustiche con Cinema 4D e Vray

L’acqua di una piscina è tra i materiali più complessi da riprodurre con Vray, specialmente perché una volta impostati correttamente quei due o tre parametri generali, il realismo e l'efficacia del risultato finale dipende da altri fattori esterni come la credibilità dell’increspatura della superficie, la presenza di un fondale che abbia una geometria ideale per evidenziare i cambi di profondità, un’inquadratura che permetta all’acqua di riflettere l’ambiente circostante in modo gradevole e infine la presenza di quei particolari effetti di concentrazione di luce detti “caustiche”.

L’obiettivo di questo tutorial è guidarvi nella creazione di un materiale Vray “acqua” realistico e capace di sorprendere il nostro pubblico per il fascino dell’effetto finale.


A partire dal 9 giugno 2016, Facebook ha introdotto un nuovo strumento per pubblicare le fotografie a 360° che permette una visione più "immersiva" delle foto panoramiche.

La nuova funzione è rivolta a chiunque abbia scattato una foto panoramica, direttamente con la fotocamera dello smartphone o attraverso una delle tante App in circolazione che facilitano l’operazione, e desideri pubblicarla sulla propria bacheca includendola in un visualizzatore speciale, diverso dal solito, che permette al pubblico o agli amici di esplorare in 3D e in modo interattivo lo spazio fotografato.



Non sono necessarie operazioni particolari per attivare il visualizzatore interattivo, basta caricare normalmente la foto, come si fa per qualsiasi altra foto. Facebook riconosce il suo taglio panoramico e fa il resto in automatico. La foto è esplorabile sia da computer (cliccando e trascinando) che da smartphone (orientando lo smartphone in tutte le direzioni).

Nei giorni successivi, sui vari gruppi dedicati agli amanti della computer grafica 3D, diversi artisti hanno colto la palla al balzo iniziando ad utilizzare questa funzione per mostrare in modo interattivo i propri ambienti 3D renderizzati a 360°, lasciando a bocca a porta i propri fan.

L’obiettivo di questo tutorial è spiegarvi passo dopo passo, con sintesi e chiarezza, come produrre un rendering sferico a 360° con Cinema 4D e Vray, e mostrarlo al vostro pubblico attraverso il visualizzatore interattivo di Facebook!


Tessuti fantastici con Cinema 4D e Vray

Esistono tante categorie di tessuto, tutte molto diverse tra loro come effetti visivi e complessità nella loro riproduzione. Il titolo di questo tutorial nasce da alcuni tipi di tessuto che hanno degli effetti di riflessione e di percezione al tatto molto particolari, riproducibili solo se studiati a fondo, tramite strumenti tecnici non facilissimi da usare (texture multilivello, Fresnel a più colori, shader procedurali, VrayFur), ma che una volta afferrati e padroneggiati producono effetti davvero fantastici.
L’obiettivo di questo tutorial è svelarvi come arrivare a questi effetti, come al solito con un linguaggio semplice e accessibile.


10 segreti di Cinema 4D e Vray che potresti non conoscere

#1 Salvare tanti render in un solo clic

La possibilità di salvare tanti render in un solo colpo dalla finestra del Visualizzatore immagini risulta molto utile nei casi in cui si effettuano svariati test di cui si vuole tenere traccia, ma anche in molte altre occasioni.
tutorial wireframe con Cinema 4D e Vray

Esistono diversi modi per produrre un render in stile wireframe (fil di ferro) con Cinema 4D e Vray, e questo tutorial ha l’obiettivo di illustrarvi i due metodi più semplici mettendoli a confronto, analizzando pro e contro di ogni tecnica, e mostrandovi come usare le diverse tecniche per ottenere effetti originali nei vostri rendering.

Come funziona la riflessione su Vray per Cinema 4D versione 1.9

Una volta afferrati i concetti principali riguardo al controllo della riflessione, oltre ad aumentarne e diminuirne l'intensità in modo realistico, possiamo spingerci oltre e scoprire nuove possibilità per rendere la riflessione più ricca e seducente, in modo che in fase di render con Vray i materiali raggiungano risultati più gradevoli e d’impatto.
come funziona la riflessione in vrayforc4d versione 1.9

Nel passaggio dalla versione 1.8 alla 1.9, i valori di default dello Specular Layer (il canale delle riflessioni) dei materiali Vray per Cinema 4D sono stati leggermente modificati, mandando in crisi molti utenti, specialmente quelli alle prime armi, abituati alla gestione della riflessione così come era proposta nelle versioni precedenti alla 1.9.

Questo post vuole offrire una panoramica chiara e semplice sulle impostazioni dello Specular Layer e su come le modifiche ai valori di default influiscono sul realismo finale del render, e allo stesso tempo chiarire tutti i dubbi che possono sorgere sulle differenze di funzionamento della riflessione tra le varie versioni di Vray.




Iscrizioni aperte alla prima edizione a TORINO del corso ARCHVIZ 6DAYS Full-immersion, che si svolgerà dall'11 al 16 maggio 2015 presso la splendida location del Talent Garden, uno spazio a pochi passi dalla stazione Porta Susa, in cui ogni giorno un network di innovatori del settore digitale trovano gli strumenti per trasformare le loro idee in realtà.



La V-Ray Physical Camera è una telecamera creata appositamente per essere usata quando il render del nostro modello 3D viene effettuato NON con il motore di render nativo di Cinema 4D ma con V-Ray. Tuttavia V-Ray per Cinema 4D permette di renderizzare la scena con o senza V-Ray Physical Camera.

Ma allora cosa cambia tra usare una Physical Camera e non usarla? Come influisce sulla resa finale dell’immagine? Quali vantaggi offre rispetto alla telecamera standard di Cinema 4D? E soprattutto, che valori di ISO, F-Stop e Shutter Speed devo usare se sto renderizzando un interno? E che valori devo usare se invece sto renderizzando un esterno?

Questo post vuole offrire una risposta chiara ed essenziale a tutte queste domande, che possono sorgere spontaneamente e legittimamente, soprattutto in chi si avvicina al mondo dell’Archviz senza alcun background di fotografia.


Esistono molti metodi per creare un’erba realistica in ambiente Cinema4D + Vray, e io li ho provati più o meno tutti, ma il mio preferito rimane il tag VrayFur, che - secondo il mio punto di vista - rispetto agli altri metodi ha dei vantaggi, che condividerò con voi in questo articolo, oltre a illustrarvi in maniera più semplice possibile il suo funzionamento.



Sono aperte le iscrizioni all’ultima edizione del corso ARCHVIZ 6DAYS Full-immersion prima della pausa estiva! Il corso si svolgerà dal 21 al 26 luglio a Milano presso IMPACT HUB (Via Paolo Sarpi 8).

A tutti i partecipanti (che avranno frequentato almeno l’80% delle lezioni) verrà rilasciato un ATTESTATO UFFICIALE NEMETSCHEK ALLPLAN, valido anche per l’acquisizione di CFU.




Alcuni dei temi trattati durante il corso:

Tecniche di illuminazione per interni ed esterni
Materiali Vray base e avanzati (Displacement, Fur, 2Sided)
Multipass Manager di Vray 1.8 e salvataggio dei Render Element separati
Tecniche di Post-produzione avanzata con Photoshop
Fotoinserimento (illustrato con un metodo lineare da seguire in pochi semplici passi)
Modellazione di tessuti, imbottiti e trapuntati con Marvelous Designer 3
Molte esercitazioni pratiche e un workshop finale di 8 ore


Leggi il programma completo sul sito ufficiale del corso




Gli obiettivi principali del corso, come sempre, saranno:

#1
Insegnarvi ad usare i software nel modo più fluido e produttivo possibile, senza imporvi il nostro metodo di lavoro presentandovelo come quello universalmente “giusto”, ma piuttosto mostrandovi dei metodi che hanno dei vantaggi rispetto ai meccanismi di lavoro che generalmente si acquisiscono con un’esperienza da autodidatta; usando alcune tecniche è possibile arrivare ad uno stesso risultato in maniera più veloce, precisa e flessibile in termini di modifiche successive alla finalizzazione dell’immagine. E il nostro scopo è proprio mostrarvi quelle tecniche e dimostrarvi la loro efficacia. Sarete voi a scegliere quale metodo è migliore dell’altro.

#2 
Spingervi a cambiare idea sul mondo del 3D, ammesso che ne abbiate già maturata una; se invece vi state avvicinando per la prima volta al mondo del 3D, il nostro obiettivo sarà suggerirvi l’approccio più giusto fin da subito, o meglio quello che secondo il nostro punto di vista è l’approccio che può permettervi di ottenere i risultati migliori.

Questo approccio consiste nel considerare il 3D come un mezzo di espressione artistica e non solo uno strumento per produrre delle sterili prospettive realistiche di un progetto da inserire nelle tavole d’esame o dei concorsi a cui partecipate o da presentare al cliente finale.




Guarda la galleria del lavori realizzati dei corsisti

Fin dalla prima edizione di questo corso (aprile 2012), abbiamo da subito posto l'accento sull'importanza di considerare la ricerca del realismo come una parte importante del nostro lavoro ma mai come il nostro solo e unico obiettivo. Questo perché il realismo è una condizione necessaria ma non sufficiente a realizzare delle immagini che rimangano impresse nel cuore del nostro pubblico.

Ed è proprio per questo che per metà del nostro tempo vi parleremo di parametri tecnici e software, e per l’altra metà vi parleremo di arte, di cinematografia, di fotografia, di composizione dell’immagine, di teoria del colore, di storytelling, di emozioni.





ARCHVIZ6DAYS FULL-IMMERSION
Corso di modellazione 3D e rendering fotorealistico con Cinema4D+Vray

Promosso da NEMETSCHEK ALLPLAN
A cura di ANGELO FERRETTI
con il contributo di Angelo Talia e Marco Cavanna

POSTI DISPONIBILI: 0/12

QUOTA DI ISCRIZIONE: 760 € tasse escluse
SCONTO del 15% a studenti universitari o iscritti ad un Master o Istituto Superiore di Formazione

ATTESTATO NEMETSCHEK ALLPLAN rilasciato a tutti i partecipanti


Milano 21>26 luglio 2014 | Scarica la scheda di iscrizione



Per il programma completo del corso e tutte le altre informazioni
visita il sito ufficiale: www.archviz6daysfullimmersion.it 
o scrivi una mail a: info@angeloferretti.com






#1 Ombre del sole visibili prima di lanciare il render

Per giudicare l’effetto delle luci usate per illuminare le nostre scene, sia interne che esterne, siamo tutti abituati a lanciare dei render di prova con settaggi bassi. In particolare in presenza di luce naturale (ovvero la luce del PhysicalSun) si pensa che l’unico modo per vedere come si distribuiscono le luci e le ombre sul modello sia quello di lanciare un render.

Poiché che la luce del PhysicalSun viene riprodotta a partire da una luce standard di Cinema4D, è possibile sfruttare l’OpenGL per visualizzare l’andamento delle ombre proiettate dal sole ancora prima di lanciare il render.



Finalmente prende il via la prima edizione del corso Archviz 6DAYS Full Immersion in Sardegna! Il corso si svolgerà presso Gallery PMA, in via Napoli 84 (Cagliari, Quartiere Marina) dal 23 al 28 giugno 2014.


Iscrizioni aperte alla 15° edizione del corso ARCHVIZ 6DAYS FULL-IMMERSION, il corso di modellazione 3D e rendering foto-realistico a cura di Angelo Ferretti, dedicato soprattutto a chi opera nei settori Architettura e Design (ma non solo) e concentrato sull’apprendimento di due software tanto semplici da usare quanto potenti: Cinema4D + Vray.

Il corso si svolgerà a Milano presso IMPACT HUB (in Via Paolo Sarpi 8) dal 09 al 14 giugno 2014
 
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